Diabete, online il vodcast per superare pregiudizio e stigma anche sul lavoro

Roma, 5 dic. (Adnkronos Salute) – Pregiudizi diffusi, disagio psicologico e una carenza di sostegno adeguato: per molte persone con diabete lo stigma resta una realtà concreta, soprattutto in ambito lavorativo.
Eppure la malattia può essere gestita in modo sempre più efficace grazie a terapie innovative e a sistemi avanzati di monitoraggio, come i sensori per il controllo continuo della glicemia e i dispositivi per la somministrazione di insulina. Nonostante questi progressi, continuano a persistere stereotipi e false credenze che alimentano discriminazione e isolamento, in particolare sul luogo di lavoro. Al tema, proposto per il World Diabetes Day 2025, è dedicato il vodcast ‘Diabete oltre il pregiudizio. Come affrontare lo stigma’, realizzato da Adnkronos con il supporto non condizionante di Abbott e disponibile su YouTube, Spotify e nella sezione Podcast di adnkronos.com. A confrontarsi su dati, sfide e opportunità sono: Raffaella Buzzetti, presidente della Società italiana di diabetologia (Sid); Stefano Garau, vicepresidente nazionale della Fand – Associazione italiana diabetici; Stefano Nervo, presidente di Diabete Italia. (LINK)
In Italia sono circa 4 milioni le persone che convivono con una diagnosi di diabete – ricordano gli esperti – Se non adeguatamente diagnosticata e trattata, la malattia può portare a gravi complicanze a carico di diversi organi e apparati. I dati diffusi in occasione della Giornata mondiale del diabete mostrano che 7 persone su 10 con la patologia hanno tra i 20 e i 65 anni, quindi sono in piena età lavorativa. Il 40% di loro ritiene che la gestione della patologia sul posto di lavoro abbia un impatto negativo sul proprio benessere; 3 su 4 dichiarano di soffrire di sintomi riconducibili ad ansia o depressione. Proprio per questo l’Organizzazione mondiale della sanità ha invitato a riflettere sul tema dello stigma, sollecitando una maggiore attenzione agli aspetti sociali e psicologici legati alla malattia.
Secondo Buzzetti, uno dei principali problemi è rappresentato da “un pregiudizio ancora molto diffuso, che associa in modo errato il diabete al consumo eccessivo di zuccheri. In realtà, nel diabete di tipo 2 – che rappresenta circa il 90% dei casi – hanno un ruolo importante la predisposizione genetica e una serie di determinanti psicosociali ed economiche”. Da qui l’impegno della Sid nel promuovere un cambiamento “che parta anche dal linguaggio, evitando definizioni stigmatizzanti e ponendo al centro la persona, non la malattia”.
Sul piano del supporto concreto, Garau sottolinea il valore “della formazione e dell’accompagnamento delle persone con diabete, soprattutto nelle fasi iniziali del percorso di cura”. Per questo Fand ha avviato corsi dedicati alla figura del ‘diabetico guida’, un volontario “formato per affiancare altri pazienti nei centri di diabetologia”. Ad oggi sono già state “formate circa 250 persone e sono in corso interlocuzioni con le istituzioni per il riconoscimento ufficiale di questo ruolo, anche in risposta alla carenza di personale sanitario. Avere punti di riferimento, in particolare al momento della diagnosi, è infatti fondamentale”.
L’impegno coinvolge anche Diabete Italia. Il presidente Nervo evidenzia come la rete associativa promuova “quotidianamente iniziative di educazione e sensibilizzazione, dai campi scuola per bambini e ragazzi ai corsi di educazione alimentare”. Sono attività che “si affiancano a quelle del Servizio sanitario nazionale, con l’obiettivo di colmare alcune lacune, soprattutto nell’ambito del diabete di tipo 2, che rappresenta oggi una delle aree meno coperte in termini di informazione e formazione specifica”.
Il vodcast ‘Diabete oltre il pregiudizio. Come affrontare lo stigma’ nasce proprio per stimolare un cambiamento culturale, facendo luce su una realtà spesso trascurata e promuovendo una narrazione più corretta. L’episodio completo è disponibile su YouTube, Spotify e nella sezione Podcast di adnkronos.com.