Scarlattina sintomi e cura
Cos’è la scarlattina e quali sono i sintomi, cause e cure della malattia da Streptococcus pyogens? Come riconoscere la scarlattina e cosa fare? E’ contagiosa? Cosa fare con i bambini ed in gravidanza.
La scarlattina è una malattia di origini infettive che colpisce soprattutto in età infantile.
La differenza con altre malattie infettive tipiche dell’età puberale, come la varicella o la rosolia, è che la scarlattina è la sola che viene provocata da batteri e, per l’esattezza, dal ceppo dello Streptococcus pyogenes.
La causa della malattia risiede nell’esotossina pirogena prodotta da questi batteri.
Come si manifesta e si riconosce questa malattia: i sintomi?
Innanzitutto, il paziente presenta febbre alta anche fino ai 39 e 40 gradi, forte mal di gola, nausee, vomito e mal di testa.
Accanto a questi sintomi, una delle caratteristiche che rendono inequivocabile la diagnosi della scarlattina è l’insorgenza di piccole lesioni puntiformi sulla pelle o eruzioni cutanee di inconfondibile colore scarlatto.
Tali eruzioni cutanee, possono provocare anche un fastidioso prurito. La fase acuta della scarlattina, quella cioè infettiva, dura solitamente sei giorni, nell’arco dei quali la manifestazione cutanea inizia a svanire, lasciando però posto alle croste. In generale, la scarlattina viene accompagnata da gonfiore alle ghiandole del collo e febbre abbastanza alta (spesso al di sopra dei 38.5).
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Come molte malattie di questo tipo, la scarlattina si trasmette principalmente attraverso via aerea, come colpi di tosse o anche con il semplice parlare.
Questo perché il batterio della malattia si trova nel muco o nella saliva del paziente.
Per chi quindi entra in contatto con un paziente malato di scarlattina attraverso tali vie, subisce la penetrazione del batterio attraverso le proprie mucose e, da lì, si avvia il processo di infezione.
Come molte malattie, il contagio da scarlattina può avvenire con maggiori probabilità durante i periodi freddi (in autunno e in inverno principalmente), e fino all’inizio della primavera.
Come accennato all’inizio, la scarlattina colpisce soprattutto i bambini in età scolare e il contagio verso altre persone può avvenire uno o due giorni prima che si verifichino i sintomi sopra descritti.
Terapie e cure della scarlattina
In ogni caso, è conveniente intervenire con una terapia adeguata immediatamente; solitamente la cura prevede l’assunzione di antibiotici-penicilline, altrimenti la scarlattina risulta essere altamente contagiosa per tutto il corso della malattia.
La scarlattina viene curata con gli antibiotici che rendono il livello di contagiosità già basso a partire dalle 48 ore successive all’inizio della terapia antibiotica.
Per alleviare il mal di gola che accompagna questa malattia, è bene mangiare cibi liquidi e possibilmente freschi, in modo tale da ricavare sollievo, quantomeno nella fase acuta della scarlattina. Bere spesso sia per dare refrigerio che per idratare l’organismo.
Ricordarsi comunque, di attuare tutte le buone regole di profilassi nel caso il proprio bambino sia stato colpito da scarlattina. Lavarsi spesso le mani e tenere gli oggetti, soprattutto stoviglie, usati dal piccolo malato, ben lontani da quelli degli altri membri della famiglia, lavandoli bene con acqua calda e sapone. Questo può ridurre significativamente il rischio di contagio.
Scarlattina e bambini
La scarlattina è una delle malattie che possono colpire i bambini in età scolare, di solito tra i 3 e i 10 anni di età.
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Ha un’incidenza piuttosto alta, per cui è bene imparare a riconoscerne i sintomi, in quanto essi spesso sono simili a quelli provocati da altri eventi che nulla hanno a che fare con la patologia.
Si sa, ad esempio, che la scarlattina provoca un esantema costituito da minuscoli puntini rossi che, essendo ravvicinati, portano a formare una sorta di macchia rossa. Per questo motivo spesso si scambiano per scarlattina dei banali arrossamenti. Occorre, quindi, conoscere bene la malattia.
I primi sintomi della contrazione della patologia sono febbre, spesso molto alta (intorno ai 38-40 gradi), vomito, mal di testa, dolore addominale e mal di gola.
Come potete già notare anche questi sintomi sono piuttosto comuni, quindi il consiglio è sempre distare attenti a non confondere semplici dolori per qualcosa di più fastidioso. L’esantema compare dopo al massimo un paio di giorni e inizia dalle ascelle, dal collo e dall’inguine, portandosi poi sul resto del corpo.
Già qui si nota una delle caratteristiche basilari della scarlattina: mento, bocca e naso sono esenti dall’arrossamento. L’esantema dura fino ad una settimana, così come la febbre, ed è seguito da una progressiva desquamazione della pelle, come fosse forfora. Un altro segno quasi inequivocabile della scarlattina è la così detta lingua a fragola.
La lingua, infatti, assume una colorazione biancastra, per poi desquamarsi e presentare un colore rosso interrotto da numerose pupille del medesimo colore, che infatti ricordano il frutto in questione.
Essendo una malattia di origine batteria, si cura mediante antibiotici.
Fate attenzione, perché all’inizio è molto contagiosa e può essere trasmessa anche solo parlando uno davanti all’altro. Dopo circa due giorni dall’inizio della cura di solito si smette di essere contagiosi.
Scarlattina in gravidanza
La scarlattina in gravidanza non provoca malformazioni al feto.
In ogni caso è bene informare il proprio ginecologo per tutte le valutazioni del caso.
Curiosità sulla scarlattina
In inglese scarlattina si dice scarlet fever.