Broncospasmo: cause, sintomi e rimedi in adulti e bambini

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07/06/2018

Il broncospasmo è un restringimento momentaneo dei bronchi, dovuto ad una contrazione della muscolatura liscia e accompagnato da una serie di altri sintomi piuttosto specifici. Si tratta di un disturbo che spesso e volentieri si presenta in pazienti che soffrono di asma, di bronchite o in generale di infezioni alle vie respiratorie. Possiamo quindi definirlo un sintomo, che aiuta a diagnosticare eventuali patologie a carico dei bronchi o dei polmoni e che può rappresentare la spia di malattie anche più gravi. 

Frequente anche nei bambini piccoli, il broncospasmo può rendere molto difficile la respirazione e spesso il segnale più evidente è il sibilo avvertito proprio mentre si inspira. Anche se non si tratta di un sintomo particolarmente grave in sé, è sempre bene non sottovalutarlo, specialmente se interessa neonati e bambini che ancora non sono in grado di esprimersi. Se infatti il restringimento dei bronchi progredisce rischia di impedire la respirazione e potrebbe anche portare alla morte per asfissia. 

Broncospasmo: cause e fattori di rischio

Come abbiamo visto, nella maggior parte dei casi il broncospasmo è il sintomo di un’infezione alle vie respiratorie. Tuttavia, in alcuni pazienti sani potrebbe manifestarsi come diretta conseguenza di altri fattori. Tra le possibili cause di questo disturbo possiamo quindi trovare: 

  • Asma, bronchite, allergie o altre affezioni alle vie respiratorie;
  • Reflusso gastroesofageo;
  • Attività fisica troppo intensa;
  • Assunzione di alcuni farmaci (specialmente antibiotici, FANS e antipertensivi).

Naturalmente, le persone che soffrono delle patologie sopra elencate sono quelle maggiormente esposte al rischio di broncospasmo.


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Sintomi del broncospasmo: come riconoscerlo

Il broncospasmo è piuttosto semplice da riconoscere, perchè si presenta con una serie di sintomi specifici ossia:

  • Dispnea e respiro affannoso (il paziente sente il respiro corto e avverte una sensazione di fame d’aria);
  • Dolore toracico e senso di oppressione;
  • Respiro sibilante;
  • Tosse.

Va specificato che un paziente può soffrire anche di broncospasmo senza tosse perchè questa è un sintomo secondario, legato ad una maggior produzione di muco da parte dei bronchi. Può anche non essere presente, quindi non bisogna fare l’errore di escludere la diagnosi di broncospasmo solamente perchè il paziente non tossisce.

Broncospasmo nei bambini: come riconoscerlo

Se gli adulti possono riconoscere questo disturbo senza grandi problemi di interpretazione, nei bambini la diagnosi potrebbe risultare più complessa, specialmente nei neonati che non hanno ancora imparato ad esprimersi e quindi a comunicare i propri malesseri. Anche nei più piccoli questo disturbo si manifesta nello stesso modo in cui si presenta negli adulti, ma conviene prestare attenzione a qualche dettaglio in più in modo da non trascurarlo o sottovalutarlo. I sintomi che possono essere considerati delle spie anche nei bambini piccoli sono i seguenti:

  • Il bambino respira dilatando la pancia anzichè il torace;
  • Il bambino emette dei sibili e dei fischi quando respira;
  • La frequenza respiratoria è accelerata;
  • Il bambino diventa cianotico.

Come abbiamo già accennato, il broncospasmo nei bambini non deve mai essere sottovalutato perchè se trascurato potrebbe portare alla morte per asfissia.

Broncosmasmo e bronchite

Quando il broncospasmo è legato ad una bronchite, allora si manifesta insieme ad altri sintomi tipici tra cui la febbre. Se quindi il paziente oltre alle difficoltà respiratorie lamenta anche febbre significa che quasi sicuramente si tratta di bronchite.

Al contrario, se questo sintomo dipende da un’allergia respiratoria è difficile che si manifesti anche la febbre ma piuttosto potrebbero presentarsi altre reazioni come occhi che lacrimano, naso che cola, raffreddore e via dicendo.

Cure farmacologiche e rimedi naturali

Asma-bronchialePer curare questo fastidioso disturbo vengono solitamente prescritti dei farmaci che sono in grado di dilatare le vie aeree e contemporaneamente ridurre l’infiammazione dei bronchi. I medicinali che vengono impiegati a questo scopo possono essere di due tipi: i più “leggeri” sono i broncodilatatori ma in alcuni casi potrebbe essere necessario ricorrere a medicinali cortisonici. 


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Entrambi questi farmaci vengono solitamente prescritti sotto forma di inalatori, perchè presentano meno effetti collaterali. Per i più piccoli, che potrebbero presentare qualche problema nella somministrazione attraverso un inalatore, è possibile utilizzare l’aerosol che ha la stessa identica funzione ma è senza dubbio più comodo e pratico.

I rimedi naturali spesso non sono sufficienti per risolvere il problema, quindi conviene sempre prestare attenzione e confrontarsi con il medico prima di intraprendere una cura omeopatica. Tutto dipende anche dalla causa del disturbo: se il broncospasmo è provocato da un’allergia respiratoria infatti potrebbe risultare molto utile il Ribes Nigrum. Tuttavia, ad oggi sembra che non esistano delle formulazioni così efficaci da poter sostituire in toto i trattamenti farmacologici.

Specialmente nei bambini è sempre meglio non rischiare: il broncospasmo può essere pericoloso se non trattato in modo adeguato quindi non vale proprio la pena abbandonare le cure prescritte dal pediatra. Meglio attenersi sempre alle indicazioni degli esperti ed evitare di fare di testa propria!

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