Fitte al cuore: quando è il caso di preoccuparsi

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30/10/2017

Di solito, si parla di fitte al cuore per indicare un dolore improvviso e pungente che insorge proprio nella regione dove il cuore ha sede e che, per quanto possa causare timore, nella maggior parte dei casi con il cuore c’entra molto poco. In genere si tratta di una sensazione dolorosa proveniente dalla struttura ossea o muscolare del torace, da un trauma, una contrattura o un processo infiammatorio, qualche volta persino da ansia: ma comunque nulla di estremamente pericoloso.

Come si manifesta il dolore al cuore

Le fitte al cuore vengono descritte come molto forti, addirittura lancinanti, accompagnate ad una sensazione di difficoltà respiratoria. In realtà, la difficoltà di respirazione non è dovuta né al cuore né all’apparato respiratorio, ma al dolore che impedisce al torace di espandersi normalmente. Di solito, si tratta di un disturbo che perdura solo pochi secondi, e si risolve rapidamente da sé, dovuto in genere a un lieve trauma o talvolta anche ad una piccolo attacco di ansia. Tuttavia, specialmente se si tratta di  un evento frequente, qualsiasi dolore al petto dovrebbe essere sottoposto all’attenzione del medico, che provvederà ad effettuare eventuali accertamenti.

Le cause del dolore al petto

Fitte al petto centraleQuelle che possono sembrare fitte nella regione del cuore possono dipendere dai diversi motivi, ma fortunatamente nella maggior parte dei casi non costituiscono alcun pericolo sotto l’aspetto cardiaco, anche se potrebbe essere il sintomo di un’altra patologia di cui tenere conto. Ansia, tensione e stress costituiscono la causa principale di questo disturbo, legato magari ad un periodo di forte stress o di superlavoro. Una postura scorretta, associata all’abitudine involontaria di contrarre i muscoli, provoca affaticamento, dolori e crampi, a cui può sommarsi uno stato di paura con relativo manifestarsi di tachicardia, sudorazione e difficoltà respiratoria: una sintomatologia che può assimilarsi a quella di un infarto, ma che non ha motivazioni cardiache.


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Traumi e stiramenti

Il dolore può essere anche dovuto ad uno sforzo che abbia causato uno stiramento o uno strappo muscolare, o ad un trauma che ha colpito la struttura ossea del torace, che sia una semplice contusione o una frattura costale.

Altre patologia che coinvolgono il muscolo cardiaco

L’angina pectoris è un dolore particolarmente acuto che si manifesta all’altezza dello sterno, legato ad un evento di cardiopatia ischemica. A causa della ricca innervazione del torace, il dolore potrebbe irradiarsi fino alla mandibola, alla schiena e alle scapole, con senso di formicolio e parestesia. Di solito si verifica dopo uno sforzo o un’emozione intensa, un pasto molto abbondante, l’esposizione al freddo intenso o altri eventi che provochino un forte aumento della pressione cardiaca e sanguigna, e un maggiore fabbisogno di ossigeno. Tuttavia, anche l’angina tende a risolversi rapidamente, interrompendo l’eventuale sforzo in atto e osservando un adeguato riposo. Anche la pericardite, un’infiammazione acuta della membrana che avvolge il cuore dovuta ad un’infezione batterica, può provocare fitte al torace che si intensificano durante la respirazione.

Disseccazione dell’aorta

Fitte al petto come spilliLa rottura dello strato esterno dell’arteria aorta, dovuta ad un trauma, ad ipertensione o a un fattore genetico, è un fenomeno che determina sintomi violenti, è molto pericoloso, può anche arrivare a comportare un serio pericolo di vita e provoca dolori molto forti, non solo al petto ma anche alla schiena e allo sterno. Non è raro che si preannunci con uno strano senso di formicolio: qualora vi fosse un sospetto simile, magari in un soggetto già ipertensivo, è necessario contattare subito un medico o rivolgersi al pronto soccorso.

Patologie dell’apparato respiratorio

Può accadere che il dolore al petto sia causato da patologie polmonari, quali possono essere polmoniti, infiammazioni della pleura, ma anche embolie: qualora, oltre al dolore, si manifestasse febbre alta, tosse o forti difficoltà respiratorie, è necessario rivolgersi al medico o al pronto soccorso, ed effettuare quanto prima i dovuti controlli.


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Quando si rende necessario l’intervento di un medico

Se, come si è detto, il dolore è rapido, si esaurisce velocemente e non è legato ad altri sintomi particolari, non c’è di che preoccuparsi. Se invece la sensazione dolorosa non si risolve, perdura per diversi minuti e si presenta frequentemente, è necessario avvisare il proprio medico di fiducia. Qualora le fitte fossero molto forti, accompagnate da altri sintomi, quali possono essere sudorazione, senso di oppressione, vertigini, confusione, bruciore al petto e al braccio sinistro, nausea e reale difficoltà respiratoria, diventa necessario chiedere l’intervento di un medico o rivolgersi subito al pronto soccorso più vicino, poiché potrebbe trattarsi di un infarto.

Cosa fare nell’immediato

Se si presenta un episodio di dolore molto forte al petto, prima di tutto è bene non farsi prendere dalla paura: se il disturbo tende ad attenuarsi dopo qualche secondo, e il senso di oppressione non è meccanico ma solo dovuto all’ansia e al dolore, non c’è di che allarmarsi. In caso di traumi recenti, potrebbe trattarsi di una lesione o di una frattura e, in presenza di tosse e febbre, è consigliabile consultare il medico per individuare un’eventuale infezione. Se i sintomi sono più consistenti e accompagnati da reali difficoltà respiratorie, è necessario rivolgersi immediatamente al pronto soccorso.



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