Intervento cataratta: tutto quello che c’è da sapere

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28/01/2020

L’intervento di cataratta è uno dei più richiesti e diffusi al giorno d’oggi e sono moltissimi i pazienti che si sottopongono a questa operazione chirurgica. Grazie alle moderne tecnologie e ai passi in avanti compiuti negli ultimi anni in ambito medico, l’intervento di cataratta oggi è decisamente più sicuro rispetto ad un tempo. Anche se si tratta di un’operazione chirurgica a tutti gli effetti e quindi non si può consierare completamente esente da rischi, è altrettanto vero che ormai viene effettuata di routine. Parliamo dunque di un invervento che non deve destare eccessive preoccupazioni e che riesce a ripristinare completamente la vista.

Attualmente, i pazienti che sono affetti da cataratta possono curare tale patologia esclusivamente mediante l’operazione chirurgica. Fortunatamente, grazie all’intervento è possibile guarire completamente e quindi recuperare la capacità visiva totalmente, con margini di rischio che oggi si riducono al minimo. Vediamo nel dettaglio come funziona questa operazione e tutto quello che c’è da sapere prima di sottoporsi all’intervento.

Intervento cataratta: cos’è e a cosa serve

L’interento di cataratta è indispensabile per curare tale patologia, che comporta un’opacizzazione del cristallino e una progressiva perdita della vista fino alla completa cecità. Si tratta dunque di un’operazione chirurgica indicata per chi è affetto da questo disturbo: l’unica via possibile per guarire in modo definitivo e recuperare la propria capacità visiva.

L’intervento di cataratta prevede la rimozione del cristallino dall’occhio e la sua sostituzione con una lente intraoculare, che di fatto sostituisce il cristallino in tutto e per tutto. Va precisato sin da subito che al giorno d’oggi, durante tale intervento, è possibile anche curare in modo definitivo altri disturbi della vista come per esempio l’astigmatismo, la miopia o la presbiopia. Esistono infatti lenti intraoculari che permettono di correggere varie patologie oltre che la cataratta, consentendo di recuperare la vista al 100%.


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Intervento cataratta: i vari step previsti

Prima di sottoporsi ad un intervento per la cura della cataratta, il paziente deve seguire una serie di step che consentono di accertare l’assenza di controindicazioni e scegliere la tipologia di lente intraoculare più adeguata per il recupero totale della vista. Vediamo brevemente quali sono i passaggi previsti prima dell’intervento vero e proprio.

1. Visita oculistica completa

La visita oculistica è indispensabile prima dell’intervento, perchè consente di escludere eventuali controindicazioni e valutare la gravità  della situazione, in modo da poter scegliere la lente intraoculare più adatta. Solitamente, l’oculista effettua una serie di indagini specifiche per valutare la salute degli occhi del paziente: biometria, esame del fondo oculare, misurazione della pressione degli occhi e via dicendo. Oltre a questo, però, vengono prescritti anche degli esami generici come per esempio le analisi del sangue che hanno l’obiettivo di accertare il buon stato di salute del paziente ed escludere la presenza di eventuali controindicazioni all’intervento.

2. Scelta delle lenti artificiali

Una volta valutata la situazione e la gravità della cataratta, lo specialista sceglie la tipologia di lente intraoculare più adatta alla risoluzione dei problemi visivi. Poichè la cataratta infatti è un disturbo tipico della vecchiaia, capita spesso che siano presenti altre patologie come l’astigmatismo, la presbiopia o la miopia. In molti casi questi problemi della vista possono essere risolti in modo permanente mediante l’utilizzo di lenti specifiche, che non hanno solo l’obiettivo di sostituire il cristallino danneggiato ma anche di correggere altri difetti visivi.

3. Anestesia

Al giorno d’oggi l’intervento di cataratta viene effettuato in ambulatorio e non prevede l’anestesia generale ma solo un anestetico locale che solitamente si presenta sotto forma di collirio. Il paziente dunque non prova alcun tipo di dolore o fastidio durante l’operazione, ma rimane vigile e sveglio per tutta la durata dell’intervento.


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Intervento cataratta: tecniche

Le tecniche impiegate per l’intervento possono variare da struttura a struttura ma è bene sapere che quella tradizionale deve essere effettuata da un professionista dotato di una grande esperienza e manualità. Si tratta infatti di un procedimento molto delicato, che se eseguito manualmente richiede un’estrema attenzione e delicatezza.

Al giorno d’oggi in molti casi viene utilizzato il laser, che risulta più sicuro ma non sempre è possibile impiegarlo: dipende dalla gravità del disturbo e da altri fattori da valutare caso per caso. In entrambi i casi, la durata dell’intervento è limitata e generalmente non supera i 20 minuti.

Recupero post-operatorio

Il recupero post-operatorio al giorno d’oggi è piuttosto rapido, ma è consigliabile attenersi alle raccomandazioni fornite dallo specialista per evitare spiacevoli conseguenze e rischi. Solitamente, dopo un paio d’ore dall’operazione il paziente può tornare a casa e non sono previsti bendaggi dell’occhio: è sufficiente indossare un paio d’occhiali da sole per proteggere la vista.

Durante il recupero il paziente deve applicare un particolare collirio antibiotico per prevenire il rischio d’infezione e cercare di tenere l’occhio protetto da sole e acqua.

La guarigione completa richiede di norma un paio di mesi, ma anche in questo caso dipende dalle condizioni del paziente, dalla sua età e dalla gravità della cataratta operata.



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