TSH Basso: tutte le possibili cause, i valori e i sintomi tipici

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18/04/2019

Se dalle analisi del sangue risulta un TSH basso, significa che la tiroide non funziona come dovrebbe e nella maggior parte dei casi ci si trova di fronte ad un quadro clinico di ipertiroidismo. La misurazione di questo ormone nel sangue non viene effettuata solo quando si sospetta un qualche tipo di problema alla tiroide: il medico può prescriverla anche per un semplice controllo di routine. Se però i valori risultano superiori o inferiori alla norma significa che questa ghiandola non funziona come dovrebbe e bisogna indagare più a fondo per comprendere quali potrebbero essere le cause.

L’ipertiroidismo è una condizione piuttosto diffusa, che non deve allarmare in modo eccessivo. Una volta diagnosticata con certezza, questa patologia si può trattare con dei farmaci specifici anche se spesso la terapia deve essere seguita per tutta la vita. Non esiste infatti una vera e propria cura per raggiungere una guarigione. In caso di ipertiroidismo la ghiandola risulta iperattiva e quindi è necessario assumere dei medicinali per stabilizzarla e farla tornare alla sua normale funzionalità. Va però precisato che un TSH basso non sempre dipende da questa condizione. Può essere anche il sintomo clinico di altre patologie ed è per questo che in caso di valori inferiori alla norma conviene effettuare ulteriori indagini.

TSH basso: i valori di riferimento

Si parla di TSH basso quando i valori ematici di questo ormone risultano inferiori a quelli che vengono considerati i limiti soglia di riferimento. Tali valori sono differenti a seconda dell’età del paziente ma anche in eventuali condizioni fisiologiche come la gravidanza. E’ quindi bene sempre verificare le soglie di riferimento per il proprio caso specifico.


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Valori di riferimento negli adulti

  • Dai 21 ai 54 anni: 0,4-4,2 mIU/L
  • Dai 55 agli 87 anni: 0,5-8,9 mIU/L

Valori di riferimento nei bambini

  • Neonati (nella prima settimana di vita): 1-39 mIU/L
  • Bambini di età compresa tra le 2 e le 20 settimane: 1,7-9,1 mIU/L
  • Bambini e ragazzi fino ai 20 anni: 0,7-6,4 mIU/L

Valori di riferimento nelle donne in gravidanza

  • Primo trimestre di gravidanza: 0,3-4,5 mIU/L
  • Secondo trimestre di gravidanza: 0,5-4,6 mIU/L
  • Terzo trimestre di gravidanza: 0,8-5,2 mIU/L

TSH alto: le possibili cause patologiche

In presenza di TSH alto non sempre la diagnosi è quella di ipertiroidismo, anche se nella maggior parte dei casi il problema alla base è proprio questo. Ad ogni modo, per poter comprendere in modo certo quale sia il disturbo che causa un abbassamento del TSH nel sangue occorre indagare anche i valori dei due ormoni tiroidei fT3 ed fT4. In base infatti al loro quantitativo nel sangue possiamo capire meglio quale sia il vero problema.

Le possibili cause patologiche di questa condizione sono le seguenti:

  • Ipertiroidismo (in questo caso al TSH alto si associano anche fT3 ed fT4 alti o normali);
  • Ipotiroidismo secondario o ipofisiario (in questo caso al TSH alto si associano fT3 e fT4 bassi).

Bisogna però ricordare che un abbassamento dei valori del TSH nel sangue potrebbe essere dovuto anche a fattori non strettamente patologici. Le donne in gravidanza, per esempio, come abbiamo visto nel primo trimestre potrebbero avere un tsh leggermente più basso della norma. Con i trimestri successivi al contrario i valori potrebbero risultare più elevati. Allo stesso modo, un tsh alto può essere determinato anche dall’assunzione di alcuni farmaci come quelli per l’ipotiroidismo come l’eutirox.

TSH basso: i sintomi più tipici dell’ipertitoridismo

Se la tiroide funziona in modo esagerato ed è quindi iperattiva, il paziente potrebbe notare la comparsa di alcuni sintomi tipici anche se non sempre questi si manifestano in modo evidente. Tra i sintomi più comuni troviamo i seguenti:


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  • Nervosismo;
  • Tachicardia;
  • Vampate di calore;
  • Palpitazioni;
  • Eccessiva sudorazione;
  • Irritabilità;
  • Perdita di peso;
  • Nausea e vomito;
  • Infertilità;
  • Diarrea;
  • Ciclo mestruale alterato;
  • Ansia e/o depressione.

Solitamente, i pazienti che soffrono di ipertiroidismo tendono a perdere peso ma questo non accade in tutti i casi. L’aumento di peso infatti, tipico dell’ipotiroidismo, può verificarsi anche se la tiroide funziona troppo velocemente. Non è quindi raro che un paziente con problemi di iperattività della tiroide lamenti un aumento di peso, anche se nella maggior parte dei casi accade il contrario.

TSH basso dopo tiroidectomia: che significa?

EutiroxAlcuni pazienti che hanno subito una tiroidectmia e quindi sono senza tiroide manifestano preoccupazione perchè i valori di TSH risultano eccessivamente bassi. Va precisato che se l’intervento è stato eseguito per asportare un tumore alla tiroide, è normale e anzi consigliabile che i valori di TSH vengano mantenuti prossimi allo zero. Al contrario, se l’operazione è stata effettuata per gozzo o per altri motivi vale la pena consultare il proprio medico.

Le terapie che vengono prescritte per controllare gli ormoni tiroidei (Eutirox) spesso devono essere calibrate di volta in volta e può accadere che i dosaggi siano da sistemare. Conviene quindi effettuare una visita per comprendere le ragioni di valori bassi ed eventualmente valutare un cambiamento nella terapia.



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