Glicemia: cos’è e quali sono i valori di riferimento
La glicemia indica la concentrazione nel sangue di glucosio, un nutriente fondamentale per l’organismo, che viene assunto principalmente attraverso l’alimentazione e che svolge un ruolo di primaria importanza. Il glucosio contenuto nel sangue infatti fornisce il corretto fabbisogno energetico a tutte le cellule del corpo e senza questo nutriente molte delle funzioni fisiologiche ne risentirebbero. Il nostro organismo è in grado di regolare autonomamente i livelli di glucosio presenti nel sangue e quindi di mantenere la glicemia pressochè costante. In alcuni casi però questo non avviene e nel sangue vengono riscontrate delle concentrazioni di glucosio superiori (iperglicemia) o inferiori (ipoglicemia) alla norma.
A creare uno scompenso dei livelli di glucosio nel sangue possono concorrere diversi fattori, ma solitamente sono alcune patologie specifiche a determinare questa condizione. Per tale ragione, la glicemia viene spesso misurata per controllare lo stato di salute generale del paziente ed escludere malattie come per esempio il diabete mellito.
Glicemia: cos’è e perchè è importante
Come abbiamo appena accennato, la glicemia indica la concentrazione nel sangue di glucosio, un nutriente essenziale per la vita e per il benessere dell’organismo. In modo particolare, il glucosio risulta indispensabile per il cervello perchè questo non è in grado di accumulare riserve di questa sostanza e deve quindi averne i giusti quantitativi a disposizione. Se la glicemia risulta troppo bassa si parla di ipoglicemia: la condizione tipica del digiuno prolungato ma anche di altre patologie. Se al contrario i valori di questa sostanza nel sangue sono superiori alla norma si parla di iperglicemia: una delle manifestazioni più tipiche del diabete.
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Glicemia a digiuno: i valori di riferimento
La glicemia subisce delle variazioni significative nell’arco della giornata: come abbiamo visto il glucosio viene introdotto attraverso l’alimentazione quindi è normale che dopo i pasti le sue concentrazioni nel sangue siano superiori. Per quanto riguarda la glicemia a digiuno (da almeno 8 ore), i valori di riferimento sono i seguenti:
- 70 mg/dl o inferiori: ipoglicemia
- 70 – 99 mg/dl : valori normali
- 100 – 125 mg/dl : alterata glicemia a digiuno (situazione da monitorare)
- 126 mg/dl o superiori: diabete (per la diagnosi occorrono almeno due misurazioni).
Va precisato che nel caso di valori compresi tra 100 e 125 mg/dl la situazione non è da considerarsi grave, ma semplicemente richiede un monitoraggio. L’Organizzazione Mondiale della Sanità fa riferimento a valori di glicemia normali fino ai 110 mg/dl quindi non ci si deve allarmare qualora i risultati fossero di poco superiori ai 100 mg/dl.
Se però i valori della glicemia a digiuno dovessero risultare superiori o uguali a 126 mg/dl per due volte consecutive, allora nella maggior parte dei casi la diagnosi è quella di diabete.
L’ipoglicemia è caraterizzata da valori di glucosio inferiori ai 60-70 mg/dl e solitamente è dovuta ad un digiuno prolungato o ad altri fattori come l’assunzione di insulina o di farmaci specifici. Va precisato che avere la glicemia a 40, per esempio, è rischioso. Si tratta di una condizione che non dovrebbe mai essere sottovalutata perchè come abbiamo detto il glucosio è indispensabile per tutto l’organismo e in modo particolare per il cervello.
Glicemia dopo 2 ore dai pasti: valori di riferimento
Come abbiamo detto, i valori della glicemia dopo i pasti sono differenti rispetto a quelli in condizioni di digiuno. E’ normale che siano superiori, ma entro un certo limite. Per quanto riguarda la concentrazione di glucosio a 2 ore dai pasti, quindi, i valori di riferimento sono i seguenti:
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- 140 mg/dl o inferiore: valori normali
- 140 – 199 mg/dl: intolleranza o ridotta tolleranza ai carboidrati
- 200 mg/dl o superiori: diabete
Anche in questo caso, va precisato che se il pasto è stato particolarmente abbondante ed è avvenuto in orario serale, i valori della glicemia considerati normali potrebbero risultare più elevati e arrivare fino a 180 mg/dl. Così, dopo un pranzo abbondante si potrebbero raggiungere i 160 mg/dl.
I valori della glicemia nei bambini
I valori della glicemia di riferimento non cambiano in base all’età, quindi anche per i bambini sono validi i range espressi per gli adulti.
Il diabete: sintomi tipici della patologia
Il diabete è la patologia che viene diagnosticata qualora i valori del glucosio risultassero di molto superiori alla norma. Esistono diverse forme di diabete, quindi i sintomi che si possono manifestare al di là degli esami del sangue potrebbero variare anche notevolmente. Non sempre è facile accorgersi di soffrire di diabete semplicemente dalla sintomatologia: la diagnosi viene sempre effettuata in base alla glicemia e ad ulteriori analisi specialistiche. Tra i sintomi tipici del diabete di tipo II, che è la forma più diffusa, troviamo un frequente bisogno di urinare, stanchezza, perdita di peso inspiegabile e sete. Va però precisato che non ci si può basare esclusivamente su questi sintomi perchè potrebbero indicare molti altri disordini o disturbi, che nulla hanno a che vedere con il diabete…continua a leggere