Targosid, antibiotico per le infezioni batteriche

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14/09/2017

Targosid è un antibiotico ad ampio spettro, ideale per combattere infezioni batteriche di diversa origine e indicato sia per gli adulti che per i bambini e i neonati. In particolare, la teicoplanina, il principio attivo del farmaco, si rivela particolarmente efficace per il trattamento delle peritoniti e delle infezioni della zona addominale, delle endocarditi e delle infezioni riguardanti il muscolo cardiaco, delle infezioni dell’apparato urinario, dei polmoni e delle ossa, della cute e dei tessuti molli.

Il farmaco si rivela eccellente anche nella terapia dei processi infettivi dell’intestino provocati dalla presenza di Clostridio.

Precauzioni di utilizzo

Il farmaco non deve essere utilizzato nei casi di allergia o intolleranza alla teicoplanina o ad uno o più eccipienti in esso contenuti: poiché Targosid viene prescritto esclusivamente dal medico di fiducia, è necessario avvertirlo sempre nel caso di allergie anche nei confronti di altri antibiotici, soprattutto della vancomicina.

Prima di iniziare la terapia è opportuno informare il medico anche dell’eventuale presenza di arrossamenti della pelle nella zona superiore del corpo, di diminuzione del numero delle piastrine, di problemi e disturbi renali, e dell’assunzione di altri farmaci che tra gli effetti collaterali includono i disturbi renali e i disturbi dell’udito.

Targosid

Controlli da effettuare durante la terapia

E’ necessario, nel corso della terapia con Targosid, specialmente se di lunga durata, effettuare regolari analisi per verificare la corretta funzionalità di fegato e reni, valutare le eventuali alterazioni ematiche, ed eseguire un accurato controllo dell’udito. I controlli sono maggiormente necessari nel caso in cui il paziente abbia già sofferto o soffra di disturbi renali, e qualora stia assumendo altri farmaci responsabili di effetti indesiderati a carico del sistema nervoso, dell’udito e delle funzioni renali.


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Un altro elemento a cui prestare attenzione, comune a tutti gli antibiotici, riguarda la possibilità che i batteri sviluppino una forma di resistenza al farmaco, riproducendosi successivamente con maggiore forza e intensità: il medico deve effettuare opportuni controlli per evitare questo problema. Il farmaco è praticamente privo di sodio, adatto quindi a chi deve mantenere limitato questo elemento.

Posologia e modalità di assunzione

Le dosi di Targosid vengono stabilite dal medico, e si relazionano al tipo di patologia da trattare: in genere, si parte da una quantità più elevata nella fase acuta, per poi scendere ad una dose di mantenimento. Indicativamente, dai 12 anni in poi, per le infezioni della pelle, dei tessuti sottocutanei, delle vie urinarie e dei polmoni la dose di partenza è di 400 mg, inizialmente ogni 12 ore e successivamente ogni 24 ore; per le infezioni delle ossa, delle articolazioni e del cuore, la dose parte con 800 mg ogni 12 ore e successivamente ogni 24 ore.

Per le infezioni acute da Clostridio la dose consigliata è di circa 200 mg per due volte al giorno, almeno per una settimana. In genere per le infezioni più gravi, che necessitano di dosaggi più elevati, si ricorre all’iniezione endovenosa o intramuscolare e, in alcuni casi, tramite infusione in vena: sarà comunque il medico a stabilire la posologia e la modalità più adatte ad ogni caso specifico. Per le infezioni da Clostridio è preferibile assumere il farmaco per via orale.

Targosid

Possibili interazioni con altri farmaci

Prima di iniziare una terapia con Targosid, occorre informare il proprio medico riguardo al altre terapie farmacologiche in corso, poiché il farmaco potrebbe interagire modificando e limitando sia i propri meccanismi d’azione che quelli degli altri prodotti.

In particolare, le interazioni più note riguardano i diuretici, il cisplatino (un farmaco utilizzato in alcuni tipi di tumore), la ciclosporina (un prodotto che agisce sul sistema immunitario), l’amfotericina B, usata normalmente per le infezioni da fungo, e gli aminoglicosidi: in tutte queste situazioni, il medico deve valutare con attenzione e predisporre la terapia in maniera tale che non si verifichino interazioni, in quanto esiste la possibilità di danni sia ai reni che all’udito.


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Gravidanza e allattamento

Qualora una paziente fosse nel periodo di gravidanza o semplicemente sospetti di esserlo, o anche nel caso in cui stia programmando una maternità, è importante chiedere consiglio al medico di fiducia, che deciderà se procedere o meno con la terapia. Anche per quanto riguarda il periodo dell’allattamento, non è detto che il principio attivo del farmaco non passi nel latte materno: per tale ragione è necessario avvisare sempre il medico prima di iniziare una terapia con Targosid, che eventualmente consiglierà un prodotto alternativo, o l’interruzione dell’allattamento al seno.

Precauzioni di utilizzo

Durante la terapia con Targosid potrebbero verificarsi episodi di emicrania e vertigini, è quindi opportuno prestare la massima attenzione ed evitare sia la guida di automobili e mezzi di trasporto, sia l’utilizzo di macchine e impianti potenzialmente pericolosi durante tutto il periodo del trattamento. Nei soggetti con disturbi renali la dose deve essere diminuita non oltre il quinto giorno di trattamento, in caso di gravi insufficienze renali e trattamento di emodialisi in corso, la dose di mantenimento deve essere ulteriormente ridotta sia come quantità che come frequenza.



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